Un ricordo di Argo Fornaciari
Argo
Fornaciari
Scritto da:
Azienda ittica Il Padule
info@spigole-fornaciari.it
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Benvenuti nel sito dell'
Azienda ittica Il Padule!
Sabato,
01 Marzo 2008
Le
pubblicazioni aziendali e le ricerche scientifiche
L'azienda
ittica "Il Padule" ha ospitato, ad iniziare dagli anni '80, presso la
propria
sede, tirocinanti, studenti redigenti la tesi di laurea e seminari
relativi a dottorati di ricerca in acquacoltura, con particolare
riferimento alla
valutazione della qualità del prodotto e alla sostenibilità ambientale
delle pratiche di acquacoltura.
Questi
argomenti
sono stati approfonditi e divulgati con esperti del settore,
provenienti da varie Università italiane, in convegni organizzati, sin
dal 1991, a
Castiglione della Pescaia dall'
azienda stessa, insieme all'
Associazione Scientifica di Produzione Animale, Accademia
dei Georgofili, Rivista
Il Pesce,
Accademia dell' Anguilla, Confagricoltura e con
il contributo di Camera
di Commercio Industria
e Artigianato di Grosseto
e il patrocinio dei Ministeri dell' Ambiente e della Marina Mercantile,
nonchè la collaborazione di Amm.ne Prov.le e Comune di Grosseto,
Comune di Castiglione della Pescaia,
Azienda Promozione Turismo Grosseto. Gli atti
di questi
incontri sono stati oggetto di pubblicazione anche con il contributo
aziendale. L' ultimo degli incontri risale al 2004.
Presso l'azienda sono stati ospitati convegni su argomenti attinenti le
tecniche di
acquacoltura e le specie suscettibili di allevamento messi a punto
anche
da altre organizzazioni, nonchè iniziative di promozione e divulgazione
dell'attività acquacolturale, quali visite di scuole d'ogni ordine e
grado e gruppi organizzati di associazioni e privati cittadini
desiderosi di conoscere da vicino come vengono prodotti i pesci
d'allevamento che poi acquisteranno al banco della pescheria o
del supermercato.
Numerose e varie sono le ricerche scientifiche che Università quali
quelle di
Pisa, Firenze, Siena, Insubria, Tuscia, Basilicata, Perugia e Piacenza
hanno effettuato sul pesce prodotto nell'azienda o sull'ambiente
acquatico, tramite il finanziamento pubblico (A.R.S.I.A. Toscana) e con
il supporto
logistico
e di fornitura del prodotto ittico da parte dell' azienda. Recentemente
è stato ospitato presso l'azienda, nell'aula
intitolata al compianto ittiopatologo prof. Pietro Ghittino, il
convegno annuale della Società Italiana di Patologia Ittica (SIPI).
Negli anni '70 pochissimi esperti erano il riferimento dei primi
acquacoltori
italiani, oggi i laureati esperti nel settore e gli ittiopatologi sono
una schiera numerosa ed esistono corsi universitari in acquacoltura.
L'assistenza
professionale ed il controllo istituzionale in acquacoltura sono
garantiti
anche dagli Istituti Zooprofilattici, che svolgono da sempre un ruolo
fondamentale in collaborazione con i servizi veterinari delle ASL e
delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale.
L'acquacoltura
resta comunque un' attività in cui gli azzardi tecnologici, le
forzature genetiche o alimentari non sono mai penetrati, ciò nonostante
soffre ancora, talvolta, di un giudizio diffidente a causa della sua
relativamente giovane storia alle spalle, se confrontata con gli
allevamenti zootecnici di bovini, ovini, suini, ecc., che sono
praticati
da millenni e che, specialmente nel caso di allevamenti di nicchia
(razza chianina, maremmana, ecc.), godono giustamente di una
grande considerazione da parte del consumatore preparato.
Le ricerche storiche hanno evidenziato che gli antichi romani (almeno
quelli che potevano permetterselo) erano soliti costruire presso le
loro ville delle peschiere, ovvero delle vasche in cui venivano
stabulati dei pesci selvatici catturati vivi. Esempi di questi reperti
archeologici si trovano non di rado lungo le nostre coste, uno dei più
famosi lo si può osservare nella cosiddetta grotta di Tiberio a
Sperlonga in provincia di Latina.
L'acquacoltura italiana ha contribuito all' aumento dei consumi ittici,
grazie alla disponibilità di un prodotto di ottima qualità e a prezzi
accessibili a tutti, ma anche alla difesa delle risorse ittiche
selvatiche, poichè l'
eccessivo sforzo di pesca ha determinato un forte
depauperamento di queste ultime e squilibri negli ecosistemi
marini.
E' corretto ricordare che l'industria mangimistica di
supporto all' acquacoltura italiana ha raggiunto livelli di qualità
elevata, sia nel garantire l'igiene e la salubrità del prodotto
mediante puntuali e
ciclici controlli sulle materie prime, sul prodotto
finito e sui pesci pronti alla vendita, che nel ridurre gli effetti
sull' ambiente. Inoltre l'integrazione del mangime con proteine di
origine vegetale addizionate alle tradizionali farine di pesce,
comporta una significativa riduzione della componente alimentare
prelevata in mare, che già soffre il depauperamento di cui si è detto.
Anche per questo il pesce allevato può dirsi un prodotto ecologicamente
virtuoso.
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Il mondo della ricerca scientifica
supporta l'impegno degli acquacoltori
Gruppo di ricerca della prof.
B. M. Poli
(Università di Firenze)
Due momenti del Convegno annuale
della Società Italiana di Patologia Ittica
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Argo Fornaciari
ha attivamente contribuito
alla divulgazione delle conoscenze
nel campo dell'acquacoltura e
dell'ambiente acquatico palustre
Argo Fornaciari spiega ad una classe della
Scuola Media Statale di Castiglione d. P.,
le carattestiche dell'allevamento e del padule
Ringraziamenti
del dipartimento DEISTAF dell'Università di Firenze www.diaf.unifi.it,
per il valido contributo offerto
dal sig. Argo Fornaciari,
che ricordiamo con affetto e riconoscenza
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